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martedì 19 febbraio 2008

SHARM EL SHEIK 2008

Niente a volte sa parlare meglio delle immagini.
x questo per raccontarvi della fantastica vacanza che ci siamo regalati io e la Francy lascerò voce solo alle diapositive che ci hanno accompagnato lungo tutta la settimana.
Volevo comunque cogliere l'occasione per dire grazie alla Francy xkè se un posto bellissimo come il mar rosso è diventato ancora più bello e tutto merito suo.
BUON ANNIVERSARIO PRINCIPESSA.









CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

martedì 12 febbraio 2008

ITALIANO / MONDIALE

Avevo gia scritto una pagina e mezza di Word sul mio avvicinamento al mondiale comprendente di parentesi riservata al campionato italiano e al mondiale stesso poi però l’ho riletto e mi sono accorto che non centrava niente con il mio stile, era stato scritto senza ispirazione solo per aggiornare il blog e non con la voglia di raccontare le emozioni e le sensazioni e di trasmettere con le parole tutto quello che ho vissuto.
Adesso invece tornato dalla vacanza mi sento rinvigorito e impaziente di parlarvi di me.
Partiamo da dove ci eravamo lasciati.
Se non sbaglio era il post della gara di Morbegno/Faè di Oderzo (lo so che era quello ma volevo far finta di non ricordarmi che l’ultimo aggiornamento risaliva a 2mesi fa) ci eravamo salutati dicendo che stavo migliorando.
Si stavo migliorando xo la domenica dopo ho fatto una gara disastrosa a Modena e li ho capito che non avrei più dovuto scrivere sul blog che stavo migliorando.
Questo l’ho detto anche a Boggia che non mi ha voluto ascoltare e settimana scorsa è stato colpito dalla maledizione del blog.

Venendo ai fatti vi posso dire che nelle gare che precedevano i campionati ho avuto una crescita esponenziale della forma e anche della sfiga/considerazione dei media.
I risultati della forma si sono visti soprattutto con il secondo posto in Abruzzo nell’ultima gara che precedeva il campionato italiano.
Mentre per quanto riguarda la sfiga e la considerazione dei mediarono stato colpito in principio alla prova dei coppa del mondo del 26dicembre dove senza motivo sono stato non classificato anche se nelle riprese si vede benissimo che vengo doppiato solo nel penultimo giro.
L’apice di tutto si è visto nuovamente nella gara in Abruzzo dove mi stavo giocando la vittoria in volata con Marco Aurelio e ai 200m mi si è rotta la catena.
il bello è stato che nell’articolo uscito sul sito della federazione a rompere la catena sarebbe stato marco Aurelio fontana che avrebbe battuto Cominelli nonostante che nella foto dell’articolo stesso io ero sul secondo gradino del podio.
Vabbè non fa niente l’importante erano le ottime sensazioni che avevo per tutta la gara erano positivissime.
- CAMPIONATO ITALIANO -
Dopo tutta questa introduzione veniamo al primo dei grandi appuntamenti di cui vi volevo parlare.
La partenza per Scorzè è avvenuta venerdì mattina per darmi la possibilità di non perdere neanche un giorno di allenamento.
Arrivati sul campo gara ci siamo accorti che il percorso che davano per super veloce si era trasformato in un immenso lago di fango.
Visto che mi sentivo molto bene e ero sicuro delle mie possibilità non mi sono preoccupato del percorso e ho optato per un bel allenamento di dietromacchina.
Un oretta nelle strade vicino al percorso e poi sempre dietromacchina siamo andati verso l’albergo.
Mio papà al volante e io dietro, tutti e due tenevamo un occhio al navigatore che ci stava portando a destinazione anche se io facevo un po’ più fatica vista la distanza.
Dopo una decina di chilometri di strada statale ci siamo immessi in una stradina di campagna strettissima e tutta curve.
Che ridere io incollato alla macchina e mio papa che cercava di frenare meno possibile.
Alla fine siamo arrivati anche se fino all’ultimo pensavamo di essere persi.
Sabato ci sono state le cose dei giovani e io non potevo non andare a vedere la gara del Gioele e del Manuel.
Appena arrivato al percorso mi sono accorto che le condizioni del percorso erano peggiorate ancora di più rispetto al giorno prima.
Mentre correva Gioele mi sono preparato e appena finita la gara mi sono catapultato a provare il percorso sia per avere un idea delle ruote da preparare per il giorno dopo e anche per poter consigliare a Manuel e alla Fracy che corre il giorno dopo traiettorie e tipo di ruote da usare.
Alla fine penso di aver fatto la mia piccola parte visto che Manu è arrivato secondo.
La sera sono andato a letto con la consapevolezza che il percorso non si addiceva affatto alle mie caratteristiche ma che la buona condizione che avevo mi avrebbe aiutato a superare le difficoltà del fango.
Prima di dormire un messaggio alla mia mamma per tranquillizzarla visto che era più tesa di me e un altro alla Francy per fagli l’in bocca al lupo visto che non sarei riuscito ad andare a vederla partire.
Domenica mattina è arrivato il grande giorno.
Mangio e mi preparo e sparo anche qualche cazzata al tavolo con Cominelli e Sottocornale per abbassare un po’ la tensione.
Arrivo al percorso e riesco a vedere la Francy che fa gli ultimi due giri.
Dopo la sua gara un po’ di stop e riesco a provare il percorso.
Prima di fare gli ultimi accorgimenti alla bici come al solito mi consulto con Marco Aurelio e insieme troviamo le traiettorie e le pressioni giuste. anche questo mi ha aiutato a tenere lontano la tensione.
Dopo questo vado a dare l’ultima sistemata alla bici. Tiro un po’ la vite del freno dietro e trac si rompe un pezzo.
La bici con la quale dovevo partire era rotta, per fortuna nei paraggi c’era la mitica coppia Davide e Luca Bortoluzzo che con l’aiuto dal inarrestabile Maurizio mi hanno preso la bici rotta e mi hanno mandato a fare riscaldamento con la bici di scorta assicurandomi che al mio ritorno sarebbe stata come nuova.
Parto per il riscaldamento e trovo Tana sulla strada, con lui mi riscaldo sempre benissimo e allora via per l’ennesima volta a fare un po’ di accelerate in compagnia.
Torno alla griglia e ecco la mia bici spendente ad aspettarmi.
Mio papa aveva una faccia molto più rilassata anche se si leggeva ancora la tensione per la gara.
Ci chiamano in griglia e sono di fianco al Raf e dietro a marco, i moschettieri erano ancora riuniti per un’altra avventura.
Due cazzate anche prima di partire e poi si trova la concentrazione.
Via si parte(un a vera partenza di m…) arrivo alla prima curva super imbottigliato, comunque non perdo la calma e cerco ogni modo per recuperare alcune posizioni. dopo un paio di curve gioco la carta del scendere a piedi e anticipare una curva e funziona, salto un bel po’ di persone ma sono comunque indietro. Passo al box che ho gia un 15 sec su Marco.
Da li in poi continuo a recuperare posizioni su posizioni, giro dopo giro.
Alla mia ruta si porta Tana e con lui inizia una bellissima sfida, recuperiamo insieme e ci studiamo arriviamo fino ad essere terzi e quarti degli elite.
Negli ultimi due giri recuperiamo il Raf e il podio sembra più vicino ma poi Tana attacca nella zona di fango che si faceva in bici e insieme al Raf mi stancano. Mi stava sfuggendo il podio.
Non potevo farmelo sfuggire ma i due della forestale mi stavano sfuggendo e anche alla grande, sembravano indemognati.
Comunque non mollo e gli inseguo, all’ultimo giro nel pezzo dove si correva a piedi o dato l’anima e ho ripreso il Raf. Al box non ho cambiato la bici e ho preso un po’ di vantaggio sul Raf ma mi riprende dopo poco e inizia uno spalla a spalla fino ai 150m dall’arrivo dove parto per la volata e lo batto agevolmente e mi prendo quello che secondo me è stato un meritatissimo 3°posto.
Alla fine ero contentissimo xkè io che sono uno specialista dei percorsi veloci ho lottato alla grande con degli specialisti del fango.
A dimenticavo la rai e i suoi commentatori non sapevano che esistevo e anche sul podio hanno detto che ero Rafael Visinelli(sto diventando un corridore invisibile)
- TREA L’ITALIANO E IL MONDIALE -
La sera dell’italiano sono partito per treviso dove ero convocato per il ritiro premondiale.per arrivarci mi sono dovuto bere tre read boul in 20min e alla fine ero un po acceso.
Tre giorni di prova percorso e poi a casa un giorno di riposo e poi si ricomincia con gli allenmamenti.
Domenica si riposa un pochino e invece che la coppa del mondo corro a Solbiate Olona.
Una bella gara con Boggia e riesco a vincere.
Nella domenica dopo andiamo in coppa in Olanda e faccio una buona gara con un buon risultato che mi ha fatto ben sperare per il mondiale.
- MONDIALE -
Finalmente arrivata la gara più importante della stagione. E soprattutto è arrivata la certezza che ci avrei partecipato.
Il mercoledì io la Francy,Marco e Elia ci troviamo da Guerciotti, Vito ci carica sul furgone e ci porta a Vittorio Veneto al ritiro della nazionale.
Giovedì si ritorna sul percorso che gia conoscevamo a memoria per vedere le condizioni del terreno e un variante che era stata aggiunta all’ultimo momento.
Il terreno era un po’ più scivoloso in alcune curve rispetto alla settimana precedente ma non creavano grossi problemi, anzi aiutavano a spezzare un po’ la velocità.
Dopo la prova percorso noi elite più qualche under siamo tornati in hotel in bici, si era partiti dicendo che andavamo a piano ma gia tutti sapevamo che saremmo andati a tutto gas e cosi è stato.

Raf e Marco davanti e dietro tutti quanti. A un certo punto si mette il Raf a tirare e abbiamo tenuto i 40/45 per almeno 15km con la bici da cross e le ruote da cross.
Che pazzi.
La sera non sapevamo come passare il tempo e le ragazze hanno proposto un gioco con dei bigliettini che faceva scoppiare dal ridere.
Venerdì si iniziava a sentire il profumo di mondiale. Gli under e gli junior erano in tensione mentre noi elite si continuava a ridere e ad allenarci.
A meta mattina uscita a quattro su strada con Raf,Marco e Marco B. abbiamo fatto un paio d’ore a un buon passo e in tutti noi salivano delle ottime sensazioni.
Al pomeriggio sempre tutti in compagnia a ridere e scherzare.
Per la sera abbiamo comprato una torta e preparato una poesia molto spiritosa per ringraziare i meccanici e tutto il personale che ci aiuta sempre.
Sabato sono iniziate le gare. Noi elite siamo usciti tutti insieme compreso il franzo a fare una sgambata e poi siamo rientrati in tempo per vedere gli ultimi giri della gara junior.
Cribbio l’Elia è stato davvero sfortunato.
Finita la gara tutti a fare la doccia e a mangiare e poi alle 2 tutti davanti alla tele per tifare gli under.
Abbiamo tifato dall’inizio alla fine come se eravamo sul percorso e questo ci ha caricato ancora di più per la nostra gara xkè abbiamo sentito tantissimo lo spirito azzurro dentro di noi.
Serata tranquilla, tUtti a letto presto con il pensiero rivolto solo alla gara.
Domenica mattina tutti in piedi presto per la colazione e il pranzo delle 11, l’umore era altissimo.
Siamo riusciti a vedere un pezzo di gara delle donne in tele e poi siamo partiti per andare alla corsa.
Arriviamo e il box Italia era circondato dai famigliari, gli amici e tanti tanti tifosi.
Che bello.
Per scappare dal pubblico Marco e Gambino andiamo a fare un 20minuti su strada e poi ci buttiamo subito sul percorso. Finita la prova percorso mancano 2 ore al via. Il terreno è molto umido ma sappiamo che per la nostra partenza asciugherà molto.
Indossiamo i body mettiamo le creme e ci disponiamo sui rulli tutti su un'unica riga come soldati in formazione pronti alla guerra.
30 minuti dal via prendo la bici e vado a fare un giro del percorso tutto solo cercando la concentrazione giusta e per vedere le condizioni del terreno.
Torno al box dopo poco e comunico agli altri ragazzi lo stato del terreno e portiamo qualche modifica alle pressioni.
Tutto è pronto.
Vado alla zona partenza aspettando con ansia il fichi del via.
Sapevo che sarei partito nelle ultime file ma questo non mi preoccupava xkè sapevo come cavarmela.
Siamo tutti schierati, manca pochissimo, 2min….. 60sec… viaaaaaaaaaa
Si parte sto tutto a desta alla prima curva sotto l’arrivo ho gia recuperato posizioni, un'altra curva e recupero ancora, inizia la salita e sono di fianco al Franzo.
Sto per passarlo e mi accorgo che c’è qualcosa che non va, la mia ruota è a terra. C… c…. c….
Che rabbia, xkè a me
Comunque non mollo vado a vanti con la ruota bucata anche se incomincio a perdere posizioni.
La gente mi passa e io non posso farci niente, arrivo alla rampa e devo scendere ancora prima di iniziarla. Sono ultimo e davanti scappano.
Finalmente vedo il box ma non vedo più nessuno davanti a me.
Cambio bici e mi dico che non avrei mollato e che avrei recuperato il più possibile.
Riparto a tutta come se fosse una volata arrivo nella zona dove c’erano i miei tifosi e sono ultimissimo vedo un po’ di delusione nei loro volti che xo incominciano a incitarmi a recuperare e a non mollare.
Spingo ancora di più. Inizio a vede la coda del gruppo.
Arrivo sull’asfalto che ho ripreso l’ultimo. tiro dritto prendo ogni atleta che mi precede come punto di riferimento.
Finito il primo giro e ho un minuto di ritardo dai primi.
Giro dopo giro recupero posizioni su posizioni ma i primi hanno sempre lo stesso vantaggio.
Recupero ancora posizioni ma ormai le forze iniziano a mancare i gli avversari diventano sempre più forti. Mi staziono intorno alla 40° posizione in compagnia di uno svizzero e uno spagnolo.
Purtroppo loro non sono in grado di aiutarmi e io devo fare tutto da solo, continuo a recuperare almeno una posizione a giro. Arrivo a l’ultimo giro con pochissime forze ma ancora voglia di accelerare.

Arrivo in volata con i miei compagni di viaggio e li batto agevolmente. Alla fine faccio 35°.
il risultato non mi ha soddisfatto x niente visto che prima della gara puntavo a arrivare il più vicino possibile ai 10.
Mentre per quanto riguarda la prestazione fisica sono rimasto molto contento xkè avevo preparato molto bene il mondiale e con i tempi su cui ho girato avrei potuto realizzare davvero il mio obbiettivo.
Dai ragazzi alla fine l’importante è non mollare e avere la certezza che se si lavora bene la condizione arriva e quando c’è quella prima o poi si fanno i grandi risultati.
Vi ringrazio per aver letto fino alla fine questo poema ciclocrossistico.
Adesso vi saluto se no mi sparate la prossima volta che mi vedete e vi prometto che non lascero più tutti questi arretrati.
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOO