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venerdì 6 giugno 2008

VITTORIA

Una canzone che ho nel mio i-pod dice che il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista e credo che questo valga x chiunque.
Riuscire a riconfermarsi è la cosa più difficile. come vi avevo detto nel post precedente in questo hanno x me è molto difficile riuscire ad emergere xkè i miei compagni sono davvero forti e la filosofia del team è sempre quella di correre per vincere, dunque tutti lavoriamo x raggiungere questo scopo agevolando chi di gara in gara viene disegnato come capitano, e non come l’anno scorso dove c’èra molta confusione nel team e io potevo provare tutte le domeniche a cercare un piazzamento che mi portava a essere presente spesso nei primi 10.
Comunque io penso sempre che se uno ha la gamba giusta si possa sempre ritagliare il proprio spazio e inseguire i propri obiettivi.
Domenica mi sono presentato sulla linea di partenza del criterium più importante dl’America proprio con questa frase in testa.
La cosa che ti spaventa di più in questa gara non è tanto la lista dei partenti che prevede tutti i migliori specialisti dei criterium in circolazione e forti corridori pro tour . è il circuito e il contagiri.
Il circuito è di 1km esatto con 5 curve di cui solo 2 da 90° le altre hanno un angolo inferiore, il rettilineo d’rivo è all’incirca 500m con l’arrivo posto a 300metri dall’ultima curva,rettilineo che tende a salire.
Il contagiri espone al momento del via l’emblematica cifra 100.
Dunque saranno 100km con 500curve. Un percorso dove dopo la meta gara chi non ha gambe si stacca di ruota come se fosse in salita.
Cosa da non tralasciare è il vento che spinge sempre in direzione opposta all’arrivo.
Dopo l’inno nazionale americano ecco il via.
Parto in 4 fila xkè purtroppo non sono stato chiamato davanti. Faccio le curve come al mio solito tutto esterno passando spesso e volentieri nella canalina dello scolo dell’acqua. Faccio questo xkè tutti quelli che vogliono avanzare si buttano come pazzi all’interno ottenendo come risultato solo una grande frustata in uscita di curva e 500 frustate no le sopporta neanche Chuck Norris. Io passo super esterno mantenendo alta la velocità e quando il gruppo si allunga sono già pronto e passo tutti quelli che da fenomeni si erano buttati all’interno.
Un giro e mezzo e sono davanti. Proprio mentre sto per arrivare sulla punta vedo che Magnus Backstedt(vincitore della Parigi –roubaix qualche anno fa)aveva una cinquantina di metri di vantaggio sul gruppo e nessuno sembrava intenzionato ad andare a prenderlo.
Certo lui non è un corridore da criterium ma se gli lasci prendere vantaggio col cavolo che lo vai a riprendere. Dopo poco parte un corridore della Time e lo prende e il gruppo lascia fare. Penso che se riesco a entrare anche io forse si riesco a fare una bella fuga e a permettere hai miei compagni di riposare. Detto fatto aspetto la curva più insidiosa e pochi metri prima do una fucilata, entro a tutto gas con la ruota dietro che saltella sfioro il marciapiede e ho preso vantaggio sul gruppo. Davanti xo tiravano di brutto e sono riuscito a rientrare solo dopo mezzo giro alla morte. Rientro e cerco di saltare un cambio, quello della Time non ce la fa già più e mi fa un buco,eccomi di nuovo a inseguire quel gigante giallo blu. Ancora mezzo giro alla morte e lo riprendo, me ne sto un po’ a ruota e poi inizio a dare i cambi. Ovviamente facevo in modo che lui tirava il drittone con il vento contro e io la parte con le curve.
Dopo poco abbiamo già 30 secondi di vantaggio che in un circuito cosi sono un abisso.
Dieci giri alla morte con lui e poi per fortuna rientra un gruppo di 11 comprendente tutte le squadre tra cui due uomini high road. Delle grandi mancava solo la csc.
In 13 era tutto più facile si tirava una volta ogni due giri e non si subiva l’elastico del gruppone. Giro dopo giro il vantaggio era stabile sui 30 secondi. Aspettavo con anzia di vedere il cartello meno 50 cosi che avrei potuto dire di essere stato in fuga per 50 giri nel caso ci avessero ripresi, xo dopo aver visto quello ho visto anche quello ­-40 e all’improvviso il vantaggio sale sale e in 4 giri siamo nella coda del gruppo. Come abbiamo preso il giro mi sono passati tutti i dolori che mi erano venuti in precedenza, le gambe erano stanche ma mi sentivo forte e soprattutto mi sentivo di poter vincere.
L’asso nella manica che mi dava tanta sicurezza era il mio treno che tante volte ero stato un vagone per lanciare Haedo, e la sicurezza che quel treno avrebbe fatto di tutto per me.
I giri calavano e ci si avvicinava ai meno 10. In gruppo c’era una grande conclusione xkè eravamo in tredici a giocarci la vittoria xo c’era anche gente che voleva piazzarsi e fare volata comunque, poi c’erano i gregari dei fuggitivi che cercavano di tener davanti il loro uomo.
Chi come me aveva preso il giro non doveva per forza vincere la volata del gruppo per arrivare primo ma bastava che fosse il primo dei tredici fuggitivi xo non si poteva controllare 1 a 1 i corridori dunque tutti cercavano di correre come al solito cercando di passare per primi il traguardo.
I miei uomini iniziavano a schierarsi al fronte e io mi sono incollato alla ruota di Haedo ogni giro era una lotta per le posizioni e i treni si creavano e si distruggevano in un attimo.
Hai meno tre ha preso con decisione la testa la Health Net-Maxxis per lanciare la volata a Karl Menzies e Davide con tutti noi a ruota si è messo alle loro spalle .situazione invariata fino al suono della campanella dove Davide ha fatto un grandissimo numero riuscendo ad affiancare e poi superare tutti gli uomini health net prima della prima curva, ovviamente noi eravamo tutti dietro di lui che ha curvato e ha fatto un'altra volata poi si è spostato,dopo di lui c’era Anibal che ha tirato a tutta fino a poco prima dell’ultima curva poi anche lui si è spostato e è partito Haedo che ha fatto l’ultima curva a tutta e poi ha dato una super progressione,io gli ero a ruota e come ho visto il cartello 100m sono partito guardando solo avanti e quando ero sulla linea ho potuto alzare le braccia al celo e gridare forte.
Sono andato dritto fino alla curva e poi sono sceso dalla bici e mi sono abbracciato con haedo e poi via via con tutti i compagni che arrivavano.
La cosa che più mi ha reso contento è stato vedere tutto il team anche chi di solito è il capitano dare tutto x me e dopo l’arrivo vederli contenti e orgogliosi di me.
Devo davvero dire grazie a tutti loro che sono stati inpeccabili.
Voglio dedicare questa vittoria come sempre alla mia famiglia e alla mia ragazza Francesca che mi stanno sempre vicini e poi a Davide Frattini che l’anno scorso mi ha aperto le porte del professionismo e che crede sempre in me e che mi da sempre tanta tranquillità in corsa.
Adesso vi saluto .
Spero di potervi raccontare ancora grandi emozioni come queste.
Ps:cosa ne dite mi sono riconfermato?
CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO